Bambine nell'immaginario. Una storia dal ritmo discordante nella quale la lentezza, l’inattuale e il ritmo sincopato sono elementi necessari per fermarsi a riflettere. Una riflessione a più livelli che coinvolge direttamente bambini e adulti. La voce narrante non è morbida, accogliente, avvolgente e rassicurante, ma ha la ruvidità, la spigolosità, la complessità propria dei narratori della tradizione.
Le storie - proprio come le bambine e i bambini - non stanno mai ferme: nei loro viaggi incontrano altre avventure, altri personaggi, altre situazioni. E grazie a quell'incontro mutano, si dilatano, si espandono...
RispondiElimina"Lascerò che il mio diario cresca come cresce il pensiero, come crescono gli alberi e gli animali, come cresce la vita. Chi l'ha detto che un libro deve raccontare una storia seguendo una monotona linea retta? le parole dovrebbero vagare e serpeggiare. Volare come gufi, saettare come pipistrelli, scivolare furtive come gatti. Mormorare e urlare, danzare e cantare. A volte, invece, non dovrebbero proprio esserci parole. Solo silenzio. Solo puro spazio bianco." (David Almond, La storia di Mina, Salani)